Il titolo di Tecnologo Alimentare in base alla Legge 18 gennaio 1994, n. 59 “Ordinamento della professione di tecnologo alimentare”, spetta attualmente ai Laureati con i seguenti requisiti:
- appartenenti al vecchio ordinamento didattico (laurea quinquennale in Scienze delle Preparazioni Alimentari o in Scienze e Tecnologie Alimentari);
- oppure appartenenti al nuovo ordinamento didattico dal 2007 (laurea triennale di primo livello afferente alle classi L1 o L26 + laurea magistrale afferente alla classe LM 70 Scienze e Tecnologie Alimentari);
- che hanno superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione;
- che sono iscritti all’apposito Albo dell’Ordine Regionale in cui hanno la residenza o il domicilio professionale per l’abilitazione del titolo di Tecnologo Alimentare;
- riconoscimento del titolo professionale ottenuto in un paese UE o extra UE mediante decreto del Ministero della Giustizia ai sensi del D.Lvo 206/2007 “Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonchè della direttiva 2006/100/CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell’adesione di Bulgaria e Romania”.
Il percorso di apprendimento multidisciplinare, finalizzato a garantire la visione integrata della filiera alimentare già a partire dal corso di laurea triennale (classe di laurea L-26), comprende i seguenti insegnamenti:
- chimica degli alimenti, degli aromi, degli additivi e dei residui alimentari
- analisi chimica, fisica, sensoriale dei prodotti alimentari
- biochimica degli alimenti, biochimica industriale, biotecnologia delle fermentazioni
- processi della tecnologia alimentare (latte e derivati, carne e derivati, sostanze grasse, cereali e prodotti da forno, bevande alcoliche e analcoliche, conserve vegetali e animali)
- progettazione e gestione degli impianti
- tecnologie del freddo e del condizionamento dei prodotti alimentari
- alimentazione e nutrizione umana
- qualità e sicurezza alimentare
- igiene e microbiologia applicata alle filiere alimentari
- patologia animale e vegetale e ispezione degli alimenti
- igiene degli ambienti e delle attrezzature, prevenzione e lotta agli infestanti alimentari
- economia politica, organizzazione e gestione delle imprese, marketing agro-alimentare
- gestione dei sistemi qualità, igiene, sicurezza, ambiente secondo le norme volontarie
- legislazione alimentare, diritto nazionale e comunitario
Il superamento dell’Esame di Stato abilita la persona all’esercizio della professione, ma solamente l’iscrizione ad un Albo Regionale consente, ai sensi dell’art. 1 comma 1 della Legge 59/94, l’utilizzo proprio del titolo di Tecnologo Alimentare; in caso contrario, ovvero in mancanza di iscrizione all’apposito Albo Regionale, si ravvisa “Abuso del Titolo della Professione” perseguibile ai sensi degli artt. 348 e 498 del codice penale.
L'iscrizione all'Albo è obbligatoria per esercitare la libera professione di TA.
Il Tecnologo Alimentare riveste ufficialmente il ruolo di professionista abilitato ad esprimere, in ambito pubblico e privato, nella libera professione o all’interno di Enti Pubblici o Aziende Private, anche in collaborazione con altri professionisti, le competenze tecniche, scientifiche, legislative, gestionali, direzionali attribuitegli dall’art. 2 della Legge di Ordinamento della Professione.
Può altresì svolgere funzioni di direzione, amministrazione e gestione di imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti ed ha inoltre facoltà di compiere le attività di cui al elencate nell’art.2 anche in settori diversi, quando tali attività siano connesse o dipendenti da studi e lavori di loro specifica competenza.